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- 26 Jun 2024
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In Italia a seguito della recente modifica delle normative del Gaming ci sono delle significative novità soprattutto a riguardo della concessione di licenze agli operatori di portali online. Il decreto tra l’altro mira a tutelare i giocatori, i minori e nel contempo a far ottenere al Ministero delle Finanze maggiori introiti fiscali.
Cosa cambia con il nuovo quadro normativo dell’iGaming in Italia?
Le nuove normative italiane apportano una serie di modifiche significative al settore del gaming che cambieranno radicalmente il mercato dei gaming online del Paese. Tra quelle più rilevanti ci sono la durata della licenza, la scadenza di quelle attuali, il costo di ognuna e le commissioni da pagare. I nuovi rilasci saranno validi per nove anni, quindi daranno agli operatori più tempo per preparare e realizzare i loro piani in vista del rinnovo. Tutte quelle attualmente in vigore scadranno invece entro la fine di quest'anno, in conformità con il piano del governo di iniziare ad implementare le nuove normative all'inizio di quello successivo. Ogni licenza costerà 7 milioni di euro, il che è un grande investimento ma una giusta rappresentazione delle dimensioni del settore dell’iGaming in Italia. Gli operatori nello specifico pagheranno una commissione di gestione pari al 3% dei Ricavi Lordi di iGaming (GGR), al netto delle imposte, oltre al diritto di autorizzazione.
Gli altri significativi sviluppi del quadro normativo dei gaming in Italia
Per dimostrare il loro impegno verso la responsabilità sociale, gli operatori dei portali gaming online con il nuovo quadro normativo sono tenuti a destinare lo 0,2% dei loro ricavi lordi, al netto delle tasse, a programmi di iGaming responsabile. Inoltre i gruppi si limiteranno a possedere non più di cinque licenze per evitare la monopolizzazione del mercato e solo gli operatori che rispettano standard rigorosi possono entrarvi. Al fine di scoraggiare quelli che non rispettano le nuove norme , sono state aumentate le potenziali sanzioni.
Gli altri importanti obblighi dei gestori dei portali di iGaming
Gli operatori che propongono piattaforme online per l’iGaming, sono tenuti a esporre il proprio logo su un unico sito web che abbia un nome di dominio di primo livello. L’obiettivo di questo approccio è diminuire la confusione dei clienti e semplificare il mercato. Per quanto riguarda invece i negozi che offrono carte ricaricabili, per fare in modo che queste ultime possano essere autorizzate a trasferimenti di denaro sui conti di iGaming, devono pagare una quota di registrazione annuale e ad essere iscritti in un apposito registro. Questi cambiamenti fanno parte di un’iniziativa più ampia per aggiornare il mercato italiano del videogiochi e renderlo più sicuro, regolamentato e trasparente sia per gli operatori che per i giocatori. Si prevede tra l’altro che il nuovo quadro in Italia si tradurrà in un ambiente di iGaming socialmente consapevole e sostenibile.
I nuovi requisiti per l'iGaming italiano
Il rinnovamento delle normative legate all'iGaming italiano si basa anche su misure di sicurezza sia dal punto di vista del fattore tecnico che dei pagamenti.. Queste nuove regole, mirano a garantire videogiochi più sicuri e su piattaforme gaming strutturalmente conformi a specifiche linee guida. A seguito di ciò, l’ente di regolamentazione può ottenere l'accesso ai server in modo da poter effettuare dei controlli atti a prevenire condotte illecite.
Le varie tipologie di licenze relative al iGaming online nel mercato italiano
In Italia a seconda del tipo di gaming c’è una specifica regolamentazione; gaming di abilità e tornei con partecipazione a distanza, quest’ valida anche per giocatori single che sfidano il banco e lo stesso dicasi per eventi sportivi virtuali e live. Gli operatori di iGaming a distanza devono inoltre richiedere separatamente ciascuna licenza specifica che va poi registrata e costituita in uno stato membro dell'Unione Europea o all'interno dello Spazio Economico continentale. L’azienda che aderisce, ha anche l’obbligo di dimostrare stabilità finanziaria al fine di garantire che possa coprire le vincite e altri costi.
Garanzia del rispetto degli standard delle piattaforme di gaming
Con le nuove norme appena approvate dal governo italiano si stabilisce che le piattaforme e i relativi software su cui si snodano devono rispettare gli standard tecnici al fine di garantire agli utenti un gaming equo e sicurezza durante le transazioni con denaro. Per quanto riguarda invece i pagamenti a cui devono far fronte i gestori dei portali online, va aggiunto che le nuove norme impongono dei canoni di concessione, il versamento di eventuali sanzioni con relativi interessi. L'obiettivo in questo caso è di rendere trasparente qualsiasi forma di trasferimento o prelevamento di soldi. Da ciò si evince che gli operatori di iGaming italiani con questa nuova normativa potranno generare gli ambiti guadagni soltanto se sono in grado di rispettare a tutto tondo termini e condizioni imposti dall'autorità di controllo nazionale.
Le aspettative del governo italiano con le nuove normative nel settore dei gaming
Il governo italiano prevede che almeno 50 degli attuali 83 portali di iGaming online attivi presenteranno domanda di licenza. Tutti quelli che saranno in grado di rispettare i requisiti, consentiranno allo Stato di porre fine alle controversie legali sulle proroghe delle licenze stesse. A margine, va sottolineato che nonostante la raccomandazione per una revisione delle agevolazioni, il decreto al momento non prevede modifiche fiscali per il iGaming online. Il governo in tal senso attenderà gli sviluppi di tecnici preposti a ciò, al fine di stabilire le varie aliquote che vengono considerate una fonte di contribuzione fondamentale per generare entrate fiscali ben più alte degli 11 miliardi di euro del 2022.
Conclusioni
Da come si evince in base a quanto sin qui descritto in merito alle nuove normative che regolano l’iGaming in Italia, si prevedono tempi duri per gli operatori che non le rispettano. Inoltre per evitare di incorrere in sanzioni possono pubblicizzare le loro piattaforme online ma in modo non invasivo avvertendo nel contempo gli utenti che il iGaming può indurre dipendenza, quindi bisogna agire responsabilmente. L’Agenzia ADM in tal senso è molto severa e pretende che soltanto specifici fornitori di iGaming possano operare sul territorio italiano a patto che rispettino le nuove normative, previo il ritiro della licenza ottenuta.