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    Assistenza Stradale

    Carro Attrezzi senza attrezzi (ma dove vai se il compressore non c'è l'hai.

    Nella notte tra il 30 e 31 maggio, alle ore 00,15 circa mi trovavo a percorrere la SS12, nei pressi del Comune di Pescantina (VR) sfortunatamente ho preso una pietra sul selciato stradale che mi ha provocato la scheggiatura del cerchio in lega e la foratura del pneumatico posteriore. Poiché sono assicurato con la compagnia ConTe, ho richiesto, alla sala operativa “l’assistenza stradale”. Dopo circa un’ora è giunto il “carro attrezzi”, aderente al circuito “ACI GLOBAL”, per fornire la richiesta assistenza. Ho provveduto a sostituire la ruota bucata con il ruotino ma ho constatato che non era perfettamente gonfiata. L’operatore del carro attrezzi, ripeto “attrezzi” non era fornito di alcun “compressore”. Bene, ho detto! Ma si chiama “carro attrezzi” perché deve esser fornito di tutti glia attrezzi necessari per l’assistenza. Un compressore portatile, a batterie ovvero che si collega all’accendisigari interno, costa circa 30 euro. Poiché non mi fidavo di riprendere la circolazione con il ruotino sgonfio ho richiesto il traino presso l’officina di mia fiducia a circa dieci minuti e 10 km dal luogo del sinistro (da Pescantina (VR) a Lugagnano di Sona (VR).
    L’operatore mi ha risposto che, secondo le clausole ACI, non era previsto il traino all’officina di fiducia nei festivi e in notturno e che l’auto veniva trainata presso la loro officina di AFFI, aderente al circuito A.C.I. Vorrei precisare che Affi è l’ultimo comune nella provincia di Verona al confine con quella di Trento cioè a 20 km, circa dal luogo del sinistro. Non c’è stato nulla da fare... ho anche richiesto in alternativa di trainare l’autovettura presso la mia abitazione (10 minuti dal luogo del sinistro) per poter gonfiare il ruotino e raggiungere l’officina di fiducia per la sostituzione del cerchi e del pneumatico prima possibile per utilizzare l’auto nei giorni di ponte dei primi di giugno. Niente da fare... ho l’auto veniva trainata ad Affi o rimanevo sulla strada e dovevo cercarmi un taxi per rientrare a casa. Sono stato costretto, quindi, a consegnare l’auto all’operatore del carro attrezzi alle ore 1,40 circa del 31/5/2023.
    L’auto è stata consegnata alla mia officina di fiducia, dopo ben due solleciti alla “sala operativa” alle ore 15,00 circa del 31/05/2023.
    Ho telefonicamente protesto per il comportamento da parte del “soccorso ACI”, contestando la mancata applicazione delle clausole contrattuali da parte dell’assicurazione.
    In risposta l’operatore comunicava: “”Non è stato possibile effettuare il soccorso da parte di soggetti aderenti al circuito ConTe in quanto non disponibili all’orario richiesto, la sala operativa si è avvalsa del circuito esterno “Aci Global”, che ha condizioni contrattuali diverse da quelle applicate dall’assicurazione. Quindi nonostante fosse legittima la richiesta di traino presso il proprio domicilio ovvero presso il riparatore di fiducia indicato dal cliente, nella distanza di 10 km dal luogo del sinistro, ciò non è avvenuto.
    Relativamente alla qualità dell’assistenza stradale” ed alla mancanza del “compressore” da parte del carro attrezzi che avrebbero consentito al veicolo di riprendere la marcia, non si sono espressi, come a dire “non è colpa nostra”.
    Lascio a chi legge le considerazioni del caso e credo che l’assicurazione “ConTe” ha l’obbligo di fornire in forma chiara e comprensibile le informazioni oggettive sul prodotto “assistenza stradale”, illustrandone le caratteristiche, la durata (in tempo di notte e festivo) e soprattutto i limiti della copertura ed ogni altro elemento utile a consentire al contraente di prendere una decisione informata.